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8 Agosto - Manifestazione Commemorativa di Hereford, Texas

 

Dalla prima pagina del quotidiano Statunitense Amarillo Globe News si legge:

 

“Remembering World War II: From enemies to friends”

Chapel of Italian POWs rededicated

 

 Click to View My Album Erano prigionieri in una terra sconosciuta, le migliaia di Italiani che da oltre oceano erano stati portati durante il conflitto della seconda guerra mondiale negli infiniti campi del Texas.

 

Dal 1943 al 1946 circa 7000 prigionieri Italiani furono internati nel campo di Hereford circondato da 800 acri di terra.  


Ricordi e racconti molto toccanti degli ex Prigionieri Italiani della seconda guerra mondiale, testimonianze uniche, dal trattamento rispettoso da parte dei"farmers” locali che impiegavano i soldati italiani nelle proprie terre, al taglio drastico delle razioni agli Ufficiali "non collaboratori" dopo la firma dell’armistizio.  Ricordi ancora vivi quelli "del campo" a tre miglia distante dal paese più vicino, Hereford, che conta oggi circa 15.000 abitanti e 3 milioni di capi di bestiame, dove nel mezzo ad un estesa piantagione di grano fu costruita con mezzi di fortuna una cappella votiva dai Prigionieri Italiani non collaboratori della seconda guerra mondiale, per onorare i 5 caduti che non ebbero la fortuna di ritornare a casa.


Sabato 8 Agosto alle ore 11.00 a distanza di 65 anni in quel campo alla presenza del Sottosegretario di Stato On. Roberto Menia in rappresentanza del Governo Italiano, del Console Generale d'Italia a Houston Cristiano Maggipinto, dei rappresentanti del CGIE  Della Nebbia e del  Comites Gargiulo e Pacetti, del Ctim Clemente, dell`Associazione Italoamericana dell'Oklahoma Frank Agostini, dal Comandante RAMI di Sheppard Colonnello Piccolomini ed una delegazione di 8 militari tra Ufficiali e Sottoufficiali, dal Presidente UNUCI Tenente Colonnello Pianta, Sezione Miami, dalle Autorità locali, i Sindaci di Hereford e Dimmitt, dai Giudici delle contee di Dimmitt e Castro, dal rappresentante Senatore J. Cornyn ed il parlamentare R. Neugebauer, dal responsabile commissione storica dello stato del Texas Mcworther e delle contee Clara Vick, dagli Sceriffi, per le autorità militari il rappresentante del JCS (Joint Chief of Staff = Capo di stato maggiore della Difesa) Generale Keith Thurgood, da una delegazione dell'Aviazione Militare della base di Cannon Air Force Base e del Maggiore dei Marines Barela, del regista cinematografico Giorgio Serafini, dei media locali, regionali e nazionali, Rai Italia e circa 200 partecipanti provenienti non solo dalle località limitrofe ad Hereford ma anche da fuori stato del Texas, i
4 superstiti ex prigionieri Italiani, il Generale Adriano Angerilli, Ezio Luccioli, Giuseppe Margottini, Fernando Togni ed il Consigliere del Cgie Enzo Centofanti in veste di ex Pow nei campi dell'Africa, erano presenti alla cerimonia solenne in prima fila, cantando l`inno nazionale all'alza bandiera elevata dagli Ufficiali dell`Aeronautica militare Italiana, e a testa alta e schiena dritta con il saluto militare osservando prima l'alza bandiera americana e poi seguito dal minuto di silenzio suonato alla memoria dei caduti da una trombettista militare americana con i "gun shot salut" da parte dei militari dell'aviazione statunitense, la benidizione e la preghiera, si è passati alla riapertura della cappella con i 5 ex prigionieri Italiani che hanno depositato una lapide e delle targhe dedicate dal Comites di Houston ed un quadro dal Comitato Tricolore per gli italiani nel Mondo, che cosi si legge nella lapide:

 

“Fratelli Italiani d’Arme e d'Amore,

qui presenti 64 anni dopo,

ricordano Coloro che non sono tornati a casa.

Dura il valore della dignità vissuta e confermata:

una testimonianza d’Italia,

un sentimento di Patria,

un abbraccio di Pace”
 
Prima della conclusione due Ufficiali dell'Aeronautica Militare Italiana hanno depositato all'interno della cappella una corona di Fiori accompagnati dalla musica del Piave “24 Maggio” e dalla più alta autorità presente, il Sottosegretario On. Roberto Menia.

 

C'è stata tanta commozione tra i presenti.


Adriano Angerilli, 92 anni, è l'unico superstite del gruppo originale che ha costruito la cappella. Lasciò l`Italia nel 1939 arruolato nell'esercito con i gradi di Tenente catturato nel 1943 in Africa del Nord, arrivò nel campo di Hereford nel 1944 e ritornò in Italia nel 1946, dove assieme agli altri non cooperatori fu prima messo in galera e poi rilasciato; nel dopoguerra si arruola nel corpo forestale dello Stato, si laurea e conclude la sua carriera con il grado di Generale, cosi dice:


 “Troppe emozioni. È eccezionale. Sono contento che finalmente dopo tanto tempo il governo italiano abbia riconosciuto questa storia. Non ho visto mai l'America come nemico…Mi è sembrato di essere stato qui da poco e invece è passato tanto tempo… Con serenità posso dire che è vero che sono stato trattato da prigioniero ma ricordo anche di quanto gli Stati Uniti abbiano fatto per ricostruire l`Europa.“


Si ricorda degli Stati Uniti più per il sostegno dato alle nazioni europee che il suo tempo passato come PRIGIONIERO DI GUERRA.


Oggi il Generale Angerilli risiede ad Arezzo vicino a un altro dei presenti, Ezio Luccioli, che indossa una camicia nera con una spilla, la sua foto di prigioniero di guerra.


Durante la conferenza stampa l`ex POW  
Fernando Togni della “x mas” fa una precisazione, in termini di età: “Io e Margottini eravamo più giovani rispetto ad Angerilli perchè ci eravamo arruolati come volontari della RSI”, Margottini  racconta che ha dovuto mentire per arruolarsi volontario, era infatti il più giovane del campo di Hereford, fu catturato all'età di 15 anni assieme a Togni nel 1944 nelle spiaggie di Anzio.

Enzo Centofanti fu catturato in Africa e dopo 7anni di prigionia in diversi posti del Nord Africa da non collaboratore ritornò in Italia. Emozionato, racconta di una sua recente visita in Kenya, dove ci sono molti italiani sepolti e in ogni paese a distanza di 10 km, gli italiani costruirono diverse cappelle e addirittura una Basilica in memoria ai caduti. “Sono affascinato dal calore del popolo texano, dalla loro ospitalità e dalla loro sentita partecipazione a questo evento straordinario…” congratulandosi con gli organizzatori e i promotori per questa lodevole iniziativa e, assieme al Presidente Arcobelli chiedono al Sottosegretario Menia di farsi portavoce presso il Governo Italiano e al Ministero della Difesa, che iniziative di questo genere devono essere non solo di esempio ma che si dovrebbe creare una commissione per poter conservare come patrimonio storico le cappelle e i cimiteri dove sono sepolti gli Italiani morti in guerra e sparsi in diverse parti del mondo.    

 

Dopo la riapertura e benedizione della Cappella i partecipanti si sono recati all’Hereford Country Club dove si sono tenuti i Discorsi di Benvenuto e i Saluti da parte delle Autorità Locali, dal rappresentante della commissione storica dello Stato del Texas Mcwhorter e di Clara Vick che è stata la chiave di questa  meravigliosa storia messa alla ribalta, sapendo mantenere iI rapporti di amicizia  tra gli Ex Pow e la comunità locale, ringrazia in particolare il Comites di Houston che ha contribuito per il restauro ed introduce il “partner più vicino all`organizzazione di questa commemorazione” il Presidente Vincenzo Arcobelli che si rivolge agli ospiti in un discorso molto sentito e spontaneo, non preparato ma bilingue, saluta e ringrazia le autorità locali per l`ospitalità, la commissione storica, Clara Vick e tutti i volontari che si sono prodigati per l’allestimento ed i lavori di restauro svolti  alla cappella, il Presidente del Ctim Oklahoma G. Clemente per i molteplici compiti svolti, sempre con passione e dedizione, i colleghi del Comites che hanno sostenuto l`iniziativa ed il Console Generale d’Italia a Houston Cristiano Maggipinto che ha sposato la causa dal primo momento, il Colonnello Piccolomini e la delegazione dell’Aeronautica Militare di Base a Sheppard per il loro sostegno, il Presidente Unuci Antonio Pianta, la rappresentanza Militare Americana con il Generale Thurgood  ed il Maggiore dei Marines Barela e tutti i presenti per la partecipazione, inclusa, quella straordinaria e molto sentita del rappresentante del Governo Italiano il Sottosegretario On. Roberto Menia e dice:

“ Questa manifestazione è molto significativa - oggi nel ricordare i cinque Caduti Italiani del Campo di Hereford, per onorare i nostri ex prigionieri di Guerra per avere compiuto il loro dovere fino in fondo con sacrificio e dignità rispettando i Valori fondamentali della Patria e dell’onore personale ed in qualità di militari . Questa cerimonia della riapertura della cappella votiva ha e deve avere un aspetto unificante, fa parte della storia Americana e di quella Italiana e dovrà avere una continuità, non solo storica ma anche culturale viste le testimonianze della costruzione architettonica della cappella, della chiesa di St. Mary, di dipinti e quadri religiosi dedicati dai prigionieri italiani, alcuni dei quali hanno contribuito nel dopoguerra allo sviluppo socio-politico-culturale del Paese Italia, come il pittore Burri, i giornalisti e scrittori Boscolo, Tumiati, e Melville. Quello di oggi è un ringraziamento e un riconoscimento doveroso alla commissione storica del Texas, a Clara Vick, e alla comunità locale di Hereford e Dimmit per la loro amicizia e per aver saputo conservare e promuovere un pezzo di storia che ci appartiene, per tenere alta e viva la Memoria e non dimenticare, da esempio per le future generazioni, una giornata che coincide con quella di Marcinelle “Giornata Nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” voluta fortemente dall’allora Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia il quale vi Saluta tutti, dove nel 1956 morirono 136 Italiani nella miniera di Bois du Cazier, e che oggi in tutte le ambasciate e consolati italiani nel mondo verrà dedicato un minuto di silenzio come dal messaggio del Ministro degli Esteri Frattini.

Caro Sottosegretario Menia, finalmente dopo 65 anni abbiamo avuto una sensibilità ed un riconoscimento ufficiale da parte del Governo Italiano, per questa parte di storia un po’ troppo dimenticata grazie per la sua presenza e pregasi rivolgere al Governo e alle alte cariche dello Stato il ringraziamento ed il saluto di noi tutti I presenti.

Caro Generale Thurgood siamo onorati della sua presenza in rappresentanza del capo di Stato Maggiore della Difesa Americana e Caro Colonnello Piccolomini in rappresentanza dell’Aeronautica Militare, un pensiero lo rivolgo assieme a tutti Voi alle Donne e Uomini militari delle due Nazioni, ai volontari del servizio sanitario, ai missionari, che con il più alto sacrificio hanno pagato con la propria vita per portare pace, democrazia e progresso nel mondo“.

Dopo il discorso del Presidente Arcobelli il Console Maggipinto prende parola ringraziando tutti gli organizzatori ed in particolare Clara Vick, e legge i messaggi arrivati per l’occasione dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Letta, e dalle alte cariche dello Stato, Presidente del Senato Schifani e della Camera On. Fini, e del presidente del comitato parlamentare per gli italiani all’estero On. Zacchera, ed introduce il Sottosegretario di Stato On. Menia il quale porta I saluti del Governo Italiano e dice:

”Sento molto questa manifestazione, non parlo con discorsi già preparati magari da altri, parlo con il mio cuore, toccato dalla funzione di pochi minuti fa. Mentre la cappella potrebbe essere un riferimento storico e come memoria o vista da nemico per gli italiani del secondo conflitto, o di un simbolo di spiritualità oggi con questa riapertura ha certamente un significato forte di riconciliazione affermata delle due nazioni. I due popoli, le due Nazioni si sono uniti nella lotta per la libertà, la democrazia e per contrastare il terrorismo internazionale, e se 65 anni fa i prigionieri italiani che oggi siedono accanto a Voi erano considerati il Vostro nemico, oggi sono, e lo avete dimostrato, tra i migliori Amici che avete”     

Il Generale Thurgood prendendo la parola: “Mi sento onorato di poter partecipare alla manifestazione e dopo aver portato I saluti del Joint Chief of Staff Ammiraglio Mullen, dice di avere molto apprezzato la presenza dei 5 ex pow, il loro spirito di sacrificio, la loro dignità, di esempio. Ringrazia gli organizzatori, il Presidente Arcobelli ed il Sottosegretario Menia per le parole ben dette, oggi lavoriamo assieme per il bene comune la pace nel mondo e la sicurezza delle nostre Nazioni.”

Il Colonnello Piccolomini orgoglioso di poter partecipare con una delegazione dell’Aeronautica Militare nel portare i saluti del comandante generale delle Scuole Generale Gargini e dello Stato Maggiore, per rinforzare quello già detto in precedenza: “lavoriamo quotidianamente con gli amici americani per addestrare i piloti della Nato e l’Italia svolge un ruolo di primaria importanza in questo contesto”.

La cerimonia si è conclusa con una breve presentazione del regista del Film “The Good War” in Italia ”Texas 46” Giorgio Serafini, il quale ha raccontato le parti salienti della preparazione del film e dice: ”Sono molto grato di essere qui oggi tra di Voi, Hereford è un pezzo della mia Vita professionale (infatti è stato il primo film girato da Serafini) e dei ricordi che non se ne andranno mai.”

Alla fine della cerimonia sono stati consegnati dei Diplomi per la partecipazione.

Molti i messaggi arrivati dalle autorità rappresentative, istituzionali e politiche, come il Governatore del Texas Perry che ha dato il patrocinio della manifestazione, a parlamentari e senatori americani.    

Ufficio Stampa - Comites Houston

http://texas.comites-it.org

 

 

Le Foto della cerimonia si possono visionare al WALMART Photo

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